Partecipazione politica e digitalizzazione in Italia e Germania: un’analisi preliminare

Abstract: Questo articolo si occupa dell’impatto della digitalizzazione sulla partecipazione politica in Italia e in Germania. A tal fine, sulla base dei dati dell’European Social Survey, vengono confrontati tra loro diversi tipi di partecipazione politica e vengono identificati ulteriori campi di ricerca riguardanti la partecipazione politica in tempi di digitalizzazione

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Introduzione

La pandemia da Covid-19 ha colpito l’intera popolazione mondiale, sotto diversi aspetti. Numerosi sono stati i cambiamenti e le restrizioni nel 2020: le lezioni scolastiche si sono svolte online, diversi sono stati i divieti sugli incontri tra persone, ma, soprattutto, è cambiata l’interazione politica. I parlamentari, ad esempio, non hanno potuto sempre incontrarsi di persona: spesso i loro dibattiti politici si sono svolti tramite piattaforme video. Eppure, è proprio l’interazione tra questi due fattori – la politica e la partecipazione pubblica – a essere fondamentale per la democrazia:

Democracy should be a celebration by an involved public. People should be politically active because it’s through public discussion, deliberation, and involvement that societal goals should be defined and carried out. Without public involvement in the process, democracy loses both its legitimacy and its guiding force (Dalton 2019: 39).

Allo stesso tempo, la digitalizzazione e l’utilizzo di nuove tecnologie in ambito comunicativo ci offrono oggi la possibilità di ampliare la nostra abituale partecipazione politica e renderla una caratteristica della democrazia anche in tempi avversi. Questa partecipazione digitale e analogica viene definita blended participation: una mistura ibrida di diversi elementi di partecipazione politica. Può essere tenuta sia offline che online, a seconda dei vincoli di tempo, del gruppo target e delle persone coinvolte (Borucki/Michels/Marschall 2020: 366).

Questi nuovi mezzi possono sia imitare gli strumenti già esistenti (ad esempio, quando i dibattiti parlamentari si svolgono online), sia ampliare le possibilità d’uso (Kersting 2013: 276), ad esempio, quando le idee possono essere presentate e raccolte in presenza e, al contempo, online.

A questo punto, ci si chiede: la crescente digitalizzazione verificatasi negli ultimi anni ha influenzato la partecipazione politica in Italia e Germania?

Partecipazione politica – una definizione

Anzitutto, qual è la definizione di “partecipazione politica” alla base di questo articolo? Per “partecipazione politica” si intendono, qui, tutte le attività che i cittadini svolgono volontariamente per influenzare le decisioni politiche (Rudzio 2018: 519) sono considerate “partecipazione politica”. Quattro le condizioni di tale attività o azione, che deve

  1. essere consapevole;
  2. essere effettuata da cittadini civili (cioè non da politici professionisti o lobbisti);
  3. ed essere sempre volontaria;
  4. avere un riferimento politico.

Quest’ultimo può riguardare il sistema politico, i processi politici o le questioni politiche (van Deth 2014: 351-352).

Tali condizioni sono evidenti anche nelle modalità della partecipazione politica: per esempio, il voto, l’appartenenza a un partito o la partecipazione a una manifestazione. Ma ci sono anche altri tipi di partecipazione politica: per esempio, si può contattare il proprio parlamentare, comprare o boicottare alcuni prodotti per motivi politici, firmare petizioni o partecipare ai forum di cittadini (van Deth 2014: 361; Dalton 2019: 50).

Partecipazione politica online e offline

Norbert Kersting (2014: 272; 2019: 109-112) suddivide la partecipazione politica in quattro diverse sfere con un focus sui tipi di “partecipazione online e offline”, per cui, in senso stretto, i diversi tipi di partecipazione si muovono tra queste sfere e possono essere sempre assegnati a più di una contemporaneamente:

  1. La partecipazione alla democrazia rappresentativa, che comprende, ad esempio, come “partecipazione offline”, il voto o la comunicazione con i partiti e i membri del Parlamento, e come “partecipazione online” gli strumenti di controllo online per informazioni sul comportamento di voto dei membri del Parlamento o sulle opportunità di voto online (com’è possibile fare, ad esempio, in Svizzera o in Norvegia) (Kersting 2014: 273).
  2. La partecipazione democratica diretta, ad esempio, la partecipazione a un referendum o alla firma di una petizione. Questo, da alcuni anni, è possibile soprattutto in Germania (Kersting 2014: 273f).
  3. La partecipazione deliberativa, in cui si pone l’accento sulla comunicazione tra cittadini e politici – ad esempio, offline nei cosiddetti “mini publics”, sotto forma di conferenze online o in forum su Internet. Soprattutto nelle discussioni nei forum, tuttavia, è importante garantire che si tratti sempre di uno scambio di posizioni equo e paritario tra cittadini che si percepiscono liberi e uguali; un confronto basato su argomentazioni e giustificazioni – questa è la definizione di “deliberazione” (Schaal/Heidenreich 2016: 268). Se i dialoghi nei forum online vengono condotti in modo aggressivo, questa condizione non esiste più (Kersting 2014: 274).
  4. La partecipazione dimostrativa si concentra, infine, sul tipo di partecipazione: si pensi alle proteste illegali o violente (Kersting 2014: 275).

La partecipazione politica in Germania e in Italia – un confronto

Qual è la situazione relativa alla partecipazione politica (e al digitale) in Italia e in Germania? I dati dell’European Social Survey[i] confrontano le frequenze di partecipazione a diversi tipi di attività politiche in Germania e in Italia. Il presente confronto si basa sui dati raccolti negli anni 2002, 2012, 2016, 2018.  È stata, inoltre, inclusa la categoria dei contributi politici inviati o condivisi online (ESS Round 8, 2016; ESS Round 9, 2018), in quanto si tratta di una partecipazione di tipo esplicitamente digitale.

I risultati per la Germania

Anno2002201220162018
Contattato un uomo politico o un funzionario pubblico (statale o dell’amministrazione locale)13,015,117,818,9
Lavorato in un partito politico o in una associazione politica3,84,64,74,7
Lavorato per un’altra organizzazione o associazione18,231,630,630,9
Messo in mostra (anche indossato) il simbolo di un’associazione o di una campagna a favore di qualcosa5,65,85,95,6
Firmato una petizione31,335,037,738,0
Partecipato ad una manifestazione pubblica autorizzata11,49,111,89,4
Boicottato dei prodotti24,633,633,539,5
Postato o condiviso online qualcosa di politica, ad esempio su blog, per e-mail o su social media come Facebook o TwitterNessun datoNessun dato22,219,4
Tabella 1: Frequenze percentuali dei diversi tipi di partecipazione politica in Germania (ESS1-2002, ESS6-2012, ESS8-2016 ed ESS9-2019).

I dati indicano che in Germania i politici vengono contattati sempre più frequentemente; che un numero sempre maggiore di persone viene coinvolto in organizzazioni e associazioni politiche; anche che si firmano spesso petizioni; che si boicottano con maggiore frequenza alcuni prodotti. Il coinvolgimento in un partito o in un gruppo politico, l’uso di simboli politici o che richiamano specifiche iniziative e la partecipazione a manifestazioni rimangono essenzialmente costanti. Sorprendente è che i dati della nona wave del sondaggio suggeriscano che meno persone pubblicherebbero o condividerebbero qualcosa sulla politica online. Un risultato anomalo: tale tendenza è, difatti, in contraddizione con l’ipotesi di una crescente digitalizzazione della partecipazione politica.

I risultati per l’Italia

Per l’Italia, invece, le corrispondenti wave dell’European Social Survey mostrano i seguenti risultati:

Anno2002201220162018
Contattato un uomo politico o un funzionario pubblico (statale o dell’amministrazione locale)12,115,510,99,7
Lavorato in un partito politico o in una associazione politica3,25,41,91,1
Lavorato per un’altra organizzazione o associazione8,212,67,06,6
Messo in mostra (anche indossato) il simbolo di un’associazione o di una campagna a favore di qualcosa8,010,95,56,1
Firmato una petizione18,523,214,314,5
Partecipato ad una manifestazione pubblica autorizzata11,217,38,68,2
Boicottato dei prodotti7,912,07,67,3
Postato o condiviso online qualcosa di politica, ad esempio su blog, per e-mail o su social media come Facebook o TwitterNessun datoNessun dato13,114,4
Tabella 2: Frequenze percentuali di diversi tipi di partecipazione politica in Italia (ESS1-2002, ESS6-2012, ESS8-2016 ed ESS9-2018)

I dati dei sondaggi per l’Italia mostrano come, rispetto alla Germania, i politici tendano a essere contattati da un numero minore di persone; la partecipazione a partiti politici, associazioni e organizzazioni sia in calo; i simboli politici siano indossati meno frequentemente; le petizioni siano firmate non più così spesso; e come meno persone partecipino alle manifestazioni autorizzate. Colpisce, tuttavia, che in tutte le categorie i valori più alti si trovino nel 2012. La percentuale di persone che boicotta determinati prodotti rimane piuttosto costante. A differenza della Germania, i dati mostrano anche un leggero aumento nel numero di persone che pubblicano o condividono online qualcosa sulla politica. Tuttavia, la validità dei dati e delle tendenze individuate per l’Italia è limitata. I rilevamenti, infatti, sisono svolti con cadenze temporali diverse: c’è un intervallo di tempo di dieci anni tra le prime due indagini, ma solo due anni tra le ultime due.

Sintesi

La digitalizzazione non lascia intatta la partecipazione politica, che è stata definita all’inizio come una caratteristica importante dei sistemi democratici. Perchéla digitalizzazione ha dato vita anche a nuove forme di partecipazione, che possono certamente integrare in modo positivo e deliberativo quelle già esistenti prima della cosiddetta “partecipazione ibrida” o blended participation (Kersting 2019: 118). La raccolta di firme per una petizione, ad esempio, può essere facilitata da petizioni digitali che possono essere compilate rapidamente da qualsiasi dispositivo abilitato a Internet.

Prospettive di ricerca

Per la Ricerca in Scienze politiche, questo cambiamento apre nuove prospettive di Ricerca: ad esempio, il confronto tra le diverse opzioni di partecipazione analogica e digitale in Italia, Germania e altri Paesi, nonché l’analisi dei gruppi sociali che utilizzano determinate forme di partecipazione con frequenza diversa. In relazione a ciò, si pone la questione se vi sia una scissione sociale di diversi gruppi della società, dal momento che non tutti hanno pari accesso ai dispositivi tecnici o alle competenze necessarie per utilizzarli (Roleff 2012: 15f).

Sarà interessante esaminare in futuro come la pandemia abbia cambiato (o meno) in modo permanente la digitalizzazione nell’ambito della sfera politica o, anche, come la digitalizzazione possa eventualmente sostituire alcune forme di partecipazione che ancora oggi richiedono una presenza fisica (Borucki/Michels/ Marschall 2020: 374).

Dal punto di vista degli studi sulla Comunicazione, si pone anche la questione su come si presenti la Comunicazione nel contesto della partecipazione politica digitale e quali nuove forme e opportunità la digitalizzazione offra anche agli attori politici – si pensi, ad esempio, ai post condivisi dal Ministero della Salute italiano sotto l’hashtag #IoIndossoLaMascherina o alla campagna video #BesondereHelden, avviata dal Governo federale tedesco nel novembre 2020. In tali campagne, gioca un ruolo importante il fatto che i post creati possano essere condivisi attraverso i Social media e che la partecipazione politica digitale dei cittadini sia volutamente ricercata dagli attori politici.

Bibliografia

Borucki, Isabelle / Dennis Michels / Stefan Marschall (2020): Die Zukunft digitalisierter Demokratie – Perspektiven für die Forschung. In: Zeitschrift für Politik 30, p. 359-378 (DOI: 10.1007/s41358-020-00234-3).

Dalton, Russell J. (2019): Citizen Politics: Public Opinion and Political Parties in Advanced Industrial Democracies, 7th ed. Washington, United States of America.

Kersting, Norbert (2013): Online participation: From ‘invited’ to ‘invented’ spaces. In: International Journal of Electronic Governance 6,4, pp. 279-280 (DOI: 10.1504/IJEG.2013.060650).

Kersting, Norbert (2019): Online Partizipation: Evaluation und Entwicklung – Status quo und Zukunft. In: Hofmann et al. (Hg.): Politik in der digitalen Gesellschaft. Bielefeld, Germany, p. 105-121 (DOI: 10.14361/9783839448649-006).

Roleff, Daniel (2012): Digitale Politik und Partizipation: Möglichkeiten und Grenzen. In: Aus Politik und Zeitgeschichte 62,7, p. 14-20.

Rudzio, Wolfgang (2019): Das politische System der Bundesrepublik Deutschland. Wiesbaden, Germany (DOI: 10.1007/978-3-658-22724-1).

Schaal, Gary S. / Felix Heidenreich (2016): Einführung in die politische Theorie der Moderne, ed. 3. Opladen, Germany/Toronto, Canada.

Van Deth, Jan W. (2014): A conceptual map of political participation. In: Acta Politica 49,3, pp. 349-367 (DOI: 10.1057/ap.2014.6).  

European Social Survey

ESS Round 1 (2002): European Social Survey Round 1 Data. Data file edition 6.6. NSD – Norwegian Centre for Research Data, Norway – Data Archive and distributor of ESS data for ESS ERIC (DOI: 10.21338/NSD-ESS1-2002).

ESS Round 6 (2012): European Social Survey Round 6 Data. Data file edition 2.4. NSD – Norwegian Centre for Research Data, Norway – Data Archive and distributor of ESS data for ESS ERIC (DOI: 10.21338/NSD-ESS6-2012).

ESS Round 8 (2016): European Social Survey Round 8 Data. Data file edition 2.2. NSD – Norwegian Centre for Research Data, Norway – Data Archive and distributor of ESS data for ESS ERIC (DOI: 10.21338/NSD-ESS8-2016).

ESS Round 9 (2018): European Social Survey Round 9 Data. Data file edition 3.0. NSD – Norwegian Centre for Research Data, Norway – Data Archive and distributor of ESS data for ESS ERIC (DOI: 10.21338/NSD-ESS9-2018).

Nota del redattore

[i] I dati utilizzati nell’analisi di questa pubblicazione si basano sui dati multilivello dell’ESS.

I dati qui presentati sono tratti dalla prima wave del sondaggio (2002), dalla sesta (2012), dall’ottava (2016) e dalla nona (2018) per consentire una migliore comparabilità, in quanto solo a queste wave hanno partecipato entrambi i Paesi. I risultati della decima wave (2020–21) non risultano essere” al momento della pubblicazione di questo articolo.

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