LE GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

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Ogni anno le giornate europee del patrimonio consentono, a più di 20 milioni di persone, di avere accesso a migliaia di siti (alcuni dei quali, di solito, chiusi al pubblico) e ad assistere a eventi unici che si svolgono per l’occasione. Una rara opportunità che permette al pubblico di effettuare visite gratuite che hanno lo scopo di fare conoscere il patrimonio culturale europeo. L’iniziativa è stata promossa nel 1985 dal Consiglio d’Europa che, a partire dal 1999, ha beneficiato della stretta collaborazione dell’Unione Europea (UE), nell’ambito di un’azione comune e coordinata volta al rilancio della cultura artistica del vecchio continente.

QUALI SONO I SUOI SCOPI?

L’iniziativa ha i seguenti obiettivi:

  • sensibilizzare riguardo alla ricchezza e alla diversità culturali dell’Europa
  • esortare l’interesse per il patrimonio culturale europeo
  • combattere il razzismo e la xenofobia e appoggiare una maggiore tolleranza verso le altre culture in tutta Europa
  • informare il pubblico e le autorità (o i responsabili politici) della necessità di tutelare il patrimonio culturale
  • rispondere alle sfide sociali, politiche ed economiche del settore della cultura
IN QUALE LUOGO E QUANDO SI SVOLGE?

Le giornate europee del patrimonio si svolgono, durante il mese di settembre, nei 50 paesi aderenti alla Convenzione culturale europea, tramite una rete composta da autorità regionali e locali, gruppi privati e civici. Un ruolo fondamentale viene svolto da coordinatori nazionali e da migliaia di volontari: infatti, partendo uno specifico tema condiviso, si occupano dell’organizzazione degli  eventi annuali, garantendo agli Stati la possibilità di partecipare in maniera facoltativa, così come di sviluppare degli adattamenti del tema stesso in chiave nazionale o locale. Nell’ipotesi in cui un paese decidesse di non aderire alla celebrazione comune, può procedere autonomamente all’organizzazione di eventi dal contenuto diverso rispetto a quello paneuropeo condiviso.

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