Nato a Palermo il 23 ottobre 1989, diplomato in Pianoforte principale al Conservatorio di Musica "A. Scarlatti" (già Conservatorio "V. Bellini") e laureato in Giurisprudenza (Percorso internazionale) presso la LUMSA di Palermo. Nutre profondo interesse per le questioni politico-economiche comunitarie ed internazionali.
Il 21 marzo scorso, presso l'Aula 5 della sede dell'Università LUMSA di Roma e in videoconferenza con il Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo, si è svolto il secondo incontro – dedicato a tre dei Paesi fondatori dell’UE (Germania, Francia e Italia) – del ciclo di workshop dal titolo Perché non possiamo non dirci europei, organizzato dall’Osservatorio Germania-Italia-Europa (OGIE), in collaborazione con l'Università e la Rappresentanza in Italia della Konrad-Adenauer-Stiftung (KAS).
I workshop, organizzati dall’OGIE in collaborazione con la LUMSA e la Rappresentanza in Italia della Konrad-Adenauer-Stiftung e incentrati su tre questioni di particolare rilevanza nell’attuale fase del processo di integrazione -economia, sovranità-leadership e immigrazione -, si propongono di fornire ai giovani membri dell’Osservatorio gli strumenti e le informazioni necessarie per l’elaborazione di una proposta di rilancio dell’Unione Europea da presentare il 27 aprile prossimo nel corso di una conferenza che si svolgerà presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell’Università LUMSA.
I workshop, organizzati dall’OGIE in collaborazione con la LUMSA e la Rappresentanza in Italia della Konrad-Adenauer-Stiftung e incentrati su tre questioni di particolare rilevanza nell’attuale fase del processo di integrazione - economia, sovranità-leadership e immigrazione -, si propongono di fornire ai giovani membri dell’Osservatorio gli strumenti e le informazioni necessarie per l’elaborazione di una proposta di rilancio dell’Unione europea da presentare il 27 aprile prossimo nel corso di una conferenza che si svolgerà presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell’Università LUMSA.
A seguito dell’esito negativo del referendum che si è tenuto in Italia e delle dimissioni del governo guidato da Renzi, il 12 dicembre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incaricato l’onorevole Paolo Gentiloni Silveri di formare un nuovo Governo. Successivamente, il neo Presidente del Consiglio ha presentato dinanzi alle Camere ai fini della fiducia il nuovo esecutivo e ha precisato che questo sarebbe stato un “[…] Governo di responsabilità, garante della stabilità delle nostre istituzioni”.
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