Aula 5 LUMSA durante Workshop OGIE
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La crisi dell’Euro e dell’Eurozona e il post-Brexit.

A ormai quasi sessant’anni dall’evento storico della firma dei Trattati di Roma, guardare avanti «con responsabilità verso noi stessi, verso i più deboli di oggi, verso le generazioni future e, perché no, anche con un po’ di rispetto verso i tanti europei che hanno dato la propria vita per il progetto europeo» è l’invito che Giovanni Ferri, professore di European Values in the Global Economy, International Economics e Macroeconomia presso la Libera Università Maria Ss.
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Daul e moderatrice che parlano al convegno della KAS.
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Joseph Daul: posizioni sull’Europa

Si è tenuto lo scorso 10 febbraio, presso la Sala del Tempio di Adriano, sede della Camera di Commercio di Roma, l’evento organizzato dalla Fondazione Konrad Adenauer in occasione dei festeggiamenti per il 60° anniversario dalla firma dei trattati di Roma. Ospite d’onore è stato Joseph Daul, Presidente del Partito Popolare Europeo (PPE), il quale ha parlato delle sfide che stanno affrontando l’Unione Europea e il suo partito.
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Bandiera Europea e bandiera inglese divise a metà sul pavimento con un ragazzo che tiene un piede a destra e uno a sinistra sulle bandiere.
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La Brexit e la Germania

L’esito del referendum tenutosi nel Regno Unito ha sorpreso tutti; i sondaggi, infatti, avevano previsto un risultato oscillante, poco rassicurante, ma comunque idoneo a garantire la permanenza del Regno Unito all’interno dell’UE. Dal 23 Giugno 2016 sappiamo che, contro le aspettative dei sondaggi, la Gran Bretagna ha deciso di lasciare l’Unione.
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Puzzle con bandiera europea e inglese
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Fix It or Brexit

Sono state settimane cariche di eventi le precedenti per la Gran Bretagna: il 3 gennaio scorso le dimissioni a sorpresa di Sir Ivan Rogers, a pochi mesi dalla deadline indicata dal Governo di Theresa May per l’attivazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona; il 16 gennaio la scelta della “linea dura” da parte del primo ministro britannico, che, in un discorso tenuto il giorno successivo a Lancaster House, ha affermato: «Cerchiamo una nuova partnership fra una Gran Bretagna globale, indipendente e sovrana e i nostri amici dell’Ue. Non vogliamo adesioni parziali, o qualsiasi cosa che ci lasci metà dentro e metà fuori».
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Bandiera Europea e bandiera inglese divise a metà sul pavimento con un ragazzo che tiene un piede a destra e uno a sinistra sulle bandiere.
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May to go: The Brexit’s next steps

Sono passati già sette mesi da quando, il 23 giugno, il popolo britannico ha votato per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e probabilmente è il momento di fare un primo bilancio, per capire ciò che fino a ora è cambiato in Gran Bretagna, all’indomani del fatidico Leave.
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