Ottobre. Le vacanze sono ufficialmente finite (per i più sfortunati non sono mai iniziate!) anche per noi dell’OGIE. Ci siamo lasciati alle spalle già da qualche giorno settembre, il più lungo lunedì dell’anno, e siamo pronti a ripartire con rinnovato entusiasmo, attività e progetti vecchi e nuovi (o da aggiornare) e... un nuovo logo!
Perché non possiamo non dirci europei, questo il titolo dei tre workshop organizzati dall’Osservatorio Germania Italia Europa (OGIE) rispettivamente il 5 marzo, 26 marzo e 9 aprile 2019 presso la Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA) di Roma. L’ultimo incontro di questo ciclo di eventi sul tema dell’identità europea – moderato dall’osservatore Cesare Bellomo – ha visto protagonisti, in qualità di relatori, S.E. l’Ambasciatore Roberto Nigido e il Professor Matthew Fforde.
Il 5 marzo 2019, presso l’Aula 5 della sede LUMSA di Piazza delle Vaschette, si è svolto il primo dei tre workshop del ciclo Perché non possiamo non dirci europei. Attraverso questa serie di incontri – organizzati in collaborazione con la Libera Università Maria Ss. Assunta (LUMSA) e la Rappresentanza in Italia della Konrad-Adenauer-Stiftung (KAS) – l’Osservatorio Germania-Italia-Europa (OGIE) si propone di ragionare sul significato e sulle motivazioni storiche e culturali tanto del processo di integrazione, quanto e soprattutto del nostro essere europei; il tutto nel tentativo di comprendere le cause poste alla base della crisi potenzialmente disgregatrice che l’Unione sta vivendo e rilanciare i temi dell’integrazione, anche in vista delle elezioni europee che vedranno coinvolti in prima persona i cittadini dei 27 Stati membri dell’UE.
Il medico, statistico e accademico svedese Hans Rosling nel suo ultimo libro, Factfulness, individua dieci istinti, alla base dei cosiddetti mega-equivoci. Si sofferma su quali siano le motivazioni profonde per cui abbiamo un’immagine distorta e tendente al negativo del mondo che ci circonda.
Il 21 marzo scorso, presso l'Aula 5 della sede dell'Università LUMSA di Roma e in videoconferenza con il Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo, si è svolto il secondo incontro – dedicato a tre dei Paesi fondatori dell’UE (Germania, Francia e Italia) – del ciclo di workshop dal titolo Perché non possiamo non dirci europei, organizzato dall’Osservatorio Germania-Italia-Europa (OGIE), in collaborazione con l'Università e la Rappresentanza in Italia della Konrad-Adenauer-Stiftung (KAS).
Esce zoppicante l’Europa dal vertice di Bruxelles che ha segnato una svolta nella storia del Continente. C’è chi lo chiama divorzio, chi funerale, l’accordo di recesso del Regno Unito approvato dall’UE domenica 25 Novembre, dopo un anno e mezzo di negoziati.